piedaesanzves: agosto 2011

giovedì 25 agosto 2011

Jonathan Wilson: Gentle spirit


Le nuvole di Jonathan...
Ci sono giornate in cui l’odore dell’aria, i rumori che mi sono intorno, il sapore del cibo mi riportano sensazioni già provate da bimbo, da ragazzo, da adolescente... insomma sei dejà-vu gusto-tattil-oto-olfattivi. Ascoltare questo disco mi ha fatto lo stesso effetto, quello di avere già vissuto in qualche momento della mia vita le sensazioni e le emozioni che offre.  Caldo, molto caldo... steso al sole con occhiali scuri ed occhi chiusi, sento passare le canzoni di Gentle spirit come le nuvole che per un attimo oscurano il sole e regalamo quell’istante di sollievo, ecco queste 15 canzoni sono come 15 nuvole che scivolano leggere sopra il mio corpo immobile, mi basta sentirne passare una ogni tanto per trovare ristoro, sono di forme diverse la prima (Gentle spirit) assomiglia ad un gabbiano che vola libero nel cielo; Can We Really Party Today? ha la forma di un aquilone che a volte viene sbattuto dal vento ed altre trova stabilità; Desert raven è un gatto che si apposta, corre, salta e torna a nascondersi; Canyon In the Rain sono fili di fumo che si propagano in mille direzioni, dispersi dal vento come i miei pensieri; Natural Rhapsody è una mamma orsa che gioca con il suo cucciolo; Ballad of the Pines è un gomitolo di lana che si srotola pian piano; The Way I Feel sono le vele di una barca spinte dal vento verso il mare aperto; Don't Give Your Heart to a Rambler è un bimbo in fasce nella sua culla che la mano della mamma spinge delicatamente; Woe Is Me è proprio una nuvola dalle guance gonfie che spazza via con un soffio tutte le altre; Waters Down è un profilo di volto umano che guarda verso il mare; Rolling Universe è una torta di mele ; Magic Everywhere, oltre che a ricordarmi Young di 40 anni fa, è un’altalena legata al ramo di un albero che ondeggia, appena lasciata libera dal bimbo che la cavalcava; Valley of the Silver Moon è una mongolfiera che roteando vola in alto, sempre più in alto fino a dissolversi nel blu; Morning Tree è proprio un albero dalla grande chioma che mi invita sotto la sua ombra; Bohemia è una ballerina di bianco vestita con le braccia protese verso l’orizzonte  e il viso sorpreso a guardare il sole che tramonta! Della storia di Jonathan poco mi importa perchè solo a 37 anni abbia rilasciato ufficialmente il suo primo disco, sono affari suoi,  l’importante è che lo abbia fatto e che Gentle Spirit, per questa fine estate, sia con me!

mercoledì 24 agosto 2011

Stratocater's heroes!!!



In memoria di Stevie Ray Vaughan & Jeff Healey
A pochi giorni di distanza dal 21°anniversario della morte di Stevie Ray Vaughan (27 agosto 1990) sento un fottuto bisogno di fare outing! Il 1990 è stato un anno terribile, un anno in cui la morte ha bussato alla mia porta di casa, un anno che non ha portato nulla di buono!!! Tronfio di saccenza e ottusità, barricato all’interno del mio castello di certezze, ho escluso SRV dai miei ascolti perchè... non so, Hendrix popolava le mie playlist e forse mi bastava, non ero propenso a rivisitazioni blues ma intento alla scoperta di pianeti musicali nuovi, era bianco, quindi poco credibile... non mi interessava la tecnica o la sua capacità di dare un’anima a quel legno sagomato con sei corde come Geppetto con Pinocchio, non so perchè... ma sta di fatto che con la saggezza dei 30 anni ho scoperto che questo ragazzo texano avvezzo all’alcool ed alle droghe, in alcuni momenti sorpassava perfino il maestro!!!! La rivalutazione ha contribuito a riempire lo scaffale di tutti i CD e di ascolti fiume, soprattutto dei suoi concerti... SRV è stato un grande, tra i più grandi di sempre, chiedo scusa a Stevie, a Christian, a Patrick e a tutti quelli ai quali non ho dato ascolto quando era il momento di farlo. Nella mia personale classifica di 47enne tra i più grandi chitarristi di tutti i tempi, metterei al primo posto Jimi Hendrix, al secondo Stevie Ray Vaughan e al terzo Jeff Healey, l’unico capace di tenergli testa, poche volte condivisero il palco ma quando lo fecero, amici miei fu catartico! La Fender dal 1992 produce la Stratocaster Stevie Ray Vaughan, Jeff ci ha lasciato nel 2008 a causa di una malattia agli occhi che lo aveva reso non vedente fin dall’età di un anno. Ecco amici, ora sto meglio vi lascio un video dei nostri eroi... grazie Stevie, grazie Jeff e perdonatemi per la mia poca fede...